mercoledì 22 ottobre 2008

Continual-activation


Se si combinano le teorie di attivazione di sintesi e quella di Mark Solms (i sogni sono generati nel rombencefalo, la fase REM e i sogni non sono correlati), si giunge ad un’ulteriore teoria: teoria di continual-activation del sognare. Essa propone che sognare è un risultato dell’attivazione del cervello e della sintesi allo stesso tempo, poiché il sogno e la fase REM del sonno sono controllati da differenti meccanismi cerebrali. Nel precedente post non ho detto che quando il corpo avverte la necessità di dormire, i neuroni situati nelle vicinanze degli occhi iniziano a mandarvi (agli occhi) dei segnali. Secondo uno scienziato, questi neuroni sono situati tanto vicino a quelli che controllano le palpebre che queste iniziano a diventare pesanti. Le ghiandole iniziano a secernere un ormone che favorisce il sonno e di conseguenza i neuroni inviano segnali al midollo spinale che rilassa il corpo.
Le funzioni del dormire sono una sorta di trasferimento delle informazioni dalla memoria a breve termine e quella a lungo termine. Questo, però, non può essere certo, perché tuttora non esiste una “assoluta certezza sulla teoria del consolidamento della memoria”. Il sonno non-REM tratta la memoria consapevole-relativa (memoria a lungo termine), il sonno-REM tratta la memoria relativa ed inconscia (memoria a breve termine o memoria procedurale).
Durante la fase REM la parte inconscia del cervello (il cosiddetto inconscio)è occupata nel “processare” la memoria procedurale. Intanto il livello di attività della parte consapevole del cervello o conscia, scenderà ad un livello molto basso come i contributi dal sensorio, il quale risulterà fondamentalmente disconnesso.
- Il cosiddetto sensorio è l’insieme delle attività psichiche coscienti, le quali hanno la capacità di percepire e di integrare gli eventi mediante l’uso di attenzione, memoria, critica, giudizio e pianificazione. –
Questo provocherà il meccanismo di “continuo-attivazione” che genererà moltissimi dati dalla memoria immagazzinata alla parte conscia del cervello.
Recenti studi dimostrano che il cervello del sognante mantiene la stessa memoria finché non si verifica la successiva “inserzione” di memoria. Questo spiega perché i sogni hanno ambo le caratteristiche della continuità (all’interno di un giorno) e cambi improvvisi (tra due sogni).

Sogni e memoria
I sogni sono una forma di stimolazione continua della memoria a lungo termine, durante tutto il corso della vita. La stranezza dei sogni è dovuta alla configurazione della memoria a lungo termine. Le stimolazioni elettriche della corteccia cerebrale (zona grigia) darebbero origine ad esperienze sensoriali del tutto simili ai sogni.
Durante la normale attività giornaliera una funzione esecutiva interpreta la memoria a lungo termine, verificando la veridicità dei singoli eventi. L’inconscio è sostituito col sistema di memoria a lungo termine ed i Lavoro di Sogno di Freud descrive la struttura di memoria a lungo termine.

1 commento:

Matteo ha detto...

Figo. Veramente figo... hehe. By Xelius.