martedì 21 ottobre 2008

Ippocampo e memoria


Le ubicazioni illogiche, i caratteri e i flussi di sogno possono aiutare il cervello a fortificare il concatenamento ed il consolidamento della memoria semantica. Questa occasione potrebbe realmente verificarsi, in quanto durante la fase REM, il flusso di informazioni tra l’ippocampo (ovvero la parte del cervello localizzata nella zona mediale del lobo temporale, svolge un ruolo importante nella memoria a lungo termine, per approfondimenti ecco il link: http://it.wikipedia.org/wiki/Ippocampo_(anatomia))) e la corteccia o la zona grigia del cervello si riduce. Se l’ormone dello stress cortisolo viene prodotto in alti livelli, durante la fase REM diminuisce la comunicazione. Una tappa del consolidamento della memoria è il concatenamento di ricordi distanti ma correlati. I ricordi vengono concatenati in un resoconto simile ad un processo che accade quando la mente è sotto stress.

Funzione dei sogni
Durante la notte ci possono essere molti stimoli esterni, ma la mente rielabora gli stimoli e ne fa parte integrante del sogno, nell’ordine in cui il sogno procede. La mente sveglia l’individuo se questo dovesse trovarsi in pericolo o se qualificato a rispondere a certi suoni. I sogni possono permettere anche alle parti “represse” della mente, ovvero le parti del cervello dove si “formano” dei pensieri o altro che la parte conscia non vuole espellere, di essere soddisfatte attraverso la fantasia mentre tiene la mente consapevole da pensieri che causerebbero un risveglio improvviso.
Io, tanto tempo fa, stavo sognando che scavalcavo una finestra per entrare in un hotel, e nella realtà, vicino a casa nostra si sentiva il suono di un allarme. Infatti, il cervello ha captato questo suono e lo ha trasformato in parte del sogno, facendomi alla fine scappare per non essere acciuffato dal padrone dell’hotel. Subito dopo mi sono svegliato e mi sono accorto lì che fuori suonava la stessa allarme che è suonata nel sogno.
Gli incubi lasciano che il cervello controlli emozioni che sono il risultato delle esperienze dolorose.
I sogni possono compensare atteggiamenti unilaterali che si tengono da svegli.
Il sogno può comunicare qualcosa che non si sta dicendo completamente.
I sogni possono rimuovere “nodi parassiti” e altra spazzatura a volte indesiderata dalla mente durante il sonno.
I sogni possono creare nuove idee attraverso la generazione di mutazioni di pensiero casuale. Alcune di queste possono essere rifiutate dalla mente come inutili, altre possono essere viste come preziose e mantenute.
I sogni possono regolare l’umore.
Queste cinque “regole” fanno parte della teoria dell’Onirismo Darwiniano.

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