domenica 4 gennaio 2009

La corrente


Sono a casa.
Sono comodamente seduto (quasi disteso) sul divano e sto leggendo un bel thriller. Sono alla terz’ultima pagina.
Buio.
Silenzio per qualche minuto.
Si sentono i miei respiri affannosi.
Non posso starmene lì impalato aspettando nel buio che mi venga sonno: devo fare qualcosa”.
Cerco di mettermi in piedi. Non vedo proprio niente.
Piano piano comincio ad abituarmi al buio e riesco a vedere, anche se molto male, le stanze.
Faccio qualche passo. Vado a sbattere contro il tavolino. Non me n’ero accorto.
Giro a destra e vado dritto, con le mani davanti a me, per evitare di urtare qualche oggetto che non vedo.
Devo per forza uscire…” … il salva vita è dietro la parete esterna della casa”.
Prendo ombrello, chiavi ed esco. Fuori diluvia.mi avvio lentamente verso il retro della casa.
Ho sentito un rumore!” proviene da dentro casa; maledizione!”.
Riaccendo velocemente la luce e rientro a casa.
Squilla il telefono. Rimango in piedi a fissarlo per qualche secondo.
Rispondo.
Pronto?”
Nessuna risposta.
Pronto, chi parla?”
Bip-bip-bip-bip...
Cavolo!”
Squilla di nuovo il telefono.
Pronto? Pronto, chi parla?!”
Blackout, di nuovo!
Ma chi diavolo sei?”…
Ero molto preoccupato.
…perché non riaccendi la luce?”… ma chi era?
Mi spiava?
Riattacco.
Prendo una torcia per farmi strada.
Sento dei rumori.
Sospiri…
…affannosi.
Mi blocco.
Sento che qualcuno respira proprio dietro di me.
Una lacrima mi scende dal viso.
LE SPALLE!
Mi giro. Vedo un uomo mascherato. Si butta contro di me e cadiamo assieme, rotolando per le scale.
Cerco di liberarmi…
…affanno…
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